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Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7315 del 25 luglio 1997

Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7315 del 25 luglio 1997

Testo massima n. 1

Riveste la qualità di incaricato di un pubblico servizio, a norma dell’art. 358 c.p., il ricevitore autorizzato dal Coni o dall’Unire a riscuotere l’importo delle poste relative alle giocate effettuate nei concorsi pronostici connessi con le manifestazioni sportive, in quanto tali concorsi sono disciplinati da norme di diritto pubblico e perseguono interessi pubblici, quali la acquisizione di introiti finanziari destinati in parte allo Stato e in parte alla dotazione di enti creati per funzioni riguardanti l’attività sportiva di rilevanza collettiva; ed essendo previsto da specifiche norme [ D.L.G. n. 496 del 1948 e D.P.R. n. 581 del 1951 ] che i detti enti possano autorizzare alla raccolta delle schede e alla riscossione delle poste soggetti estranei, i quali, in virtù di tale delegazione amministrativa, subentrano quindi nella posizione della pubblica amministrazione relativamente alle incombenze loro affidate, svolgendo mansioni che ineriscono direttamente al corretto e puntuale svolgimento del giuoco. [ Fattispecie nella quale è stato ritenuto responsabile del delitto di peculato, quale incaricato di un pubblico servizio, un titolare di ricevitoria autorizzata del Totocalcio che si era appropriato di somme costituenti l’importo delle poste delle giocate ].

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