Avvocato.it

Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1287 del 8 aprile 1998

Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1287 del 8 aprile 1998

Testo massima n. 1

Atteso il rilievo che, nell’art. 292, comma 1, lett. c ], c.p.p., è attribuito, fra gli elementi da valutare ai fini della motivazione dell’ordinanza applicativa di misura cautelare, al «tempo trascorso dalla commissione del reato», in relazione non solo alle esigenze cautelari, ma anche agli indizi atti a giustificare in concreto la misura disposta, deve ritenersi, nel caso in cui detti indizi siano costituiti dalle dichiarazioni di soggetti rientranti nelle previsioni di cui all’art. 192, commi 3 e 4, c.p.p., che quanto maggiore risulti l’intervallo di tempo trascorso dal fatto, tanto minore venga ad essere, a causa dell’inevitabile affievolirsi della memoria dell’evento, l’attendibilità del dichiarante. Di conseguenza, lo spessore dei riscontri esterni alle suddette dichiarazioni dovrà essere, perché queste assurgano al rango di «gravi indizi di colpevolezza», tanto maggiore quanto più lungo risulterà essere il summenzionato intervallo temporale.

[adrotate group=”23″]

Se la soluzione non è qui, contattaci

Non esitare, siamo a tua disposizione

Email

Esponi il tuo caso allegando, se del caso, anche dei documenti

Telefono

Una rapida connessione con gli avvocati del nostro team

Chat

On line ora! Al passo con i tempi per soddisfare le tue esigenze