Cass. civ. n. 3082 del 19 maggio 1982
Sezione Unite2>
Testo massima n. 1
A fronte del decreto di requisizione in uso di un immobile urbano, reso dal sindaco del comune per gravi necessità pubbliche, le posizioni soggettive del privato hanno natura e consistenza di meri interessi legittimi, in quanto il potere discrezionale di requisizione, disciplinato dalle norme che regolano le occupazioni temporanee e d'urgenza, deve ritenersi astrattamente conferito dall'ordinamento anche alla suddetta autorità comunale (sia pure in via sussidiaria rispetto al prefetto, per il caso di urgenza tale da non consentire alcun indugio). Pertanto, il sindacato sulla legittimità di quel decreto, traducendosi nel riscontro della conformità a legge dell'esercizio di detto potere nel caso concreto, è devoluto alla giurisdizione del giudice amministrativo ed è sottratto al giudice ordinario, al quale, correlativamente, resta preclusa anche la possibilità di provvedere in via d'urgenza a norma dell'art. 700 c.p.c.