Cass. pen. n. 8189 del 5 settembre 1997

Testo massima n. 1


Il vizio della sentenza consistente nella mancata assunzione di una prova decisiva, di cui all'art. 606, comma 1, lett. d) c.p.p., si sostanzia in un error in procedendo, che rileva solo quando la prova richiesta e non ammessa, confrontata con le argomentazioni in motivazione addotte a sostegno della decisione, risulti decisiva, cioè tale che, se esperita, avrebbe potuto determinare una diversa statuizione. La valutazione in ordine alla decisività della prova va quindi compiuta in concreto, apprezzando se i fatti dalla parte indicati siano tali da potere inficiare le argomentazioni poste a base del convincimento del giudice.

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