Cass. pen. n. 5597 del 5 maggio 1999

Testo massima n. 1


Integra il reato di abuso di ufficio la condotta di un assessore all'urbanistica di un Comune che rilascia a un privato, già beneficiario di una autorizzazione in precario per un manufatto sito in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, infisso saldamente al suolo e destinato oggettivamente a permanente attività di lavorazione del marmo, due provvedimenti cosiddetti di «proroga» della citata autorizzazione, in violazione sia dell'art. 28 del Regolamento edilizio, che consentiva di autorizzare precariamente la installazione di manufatti per esigenze contingenti o stagionali, destinati ad essere usati per periodi non superiori a otto mesi e facilmente asportabili sia, non ricorrendo tali presupposti, delle norme che disciplinano il rilascio di concessioni edilizie e di quelle poste a tutela delle zone vincolate paesaggisticamente.

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