Cass. pen. n. 21496 del 21 giugno 2006
Testo massima n. 1
In tema di reato continuato, l'omogeneità delle violazioni, sebbene sia indicativa di una particolare attitudine del soggetto a commettere azioni criminose della stessa indole, non consente da sola di ritenere che i reati siano frutto di determinazioni volitive risalenti ad un'unica deliberazione di fondo.