Cass. pen. n. 22838 del 8 giugno 2011

Testo massima n. 1


Integra il delitto di corruzione propria, e non quello di corruzione impropria, l'agente di polizia giudiziaria che si presti, dietro corrispettivo, a recapitare clandestinamente ad un detenuto corrispondenza, cibarie ed altri generi di consumo, perchè tali fatti si qualificano come contrari ai doveri d'ufficio.

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