14 Mag Cassazione civile Sez. II sentenza n. 14598 del 9 novembre 2000
Testo massima n. 1
Il requisito di novità della prova per la sua ammissione in appello [ art. 345 c.p.c., testo previgente ] sussiste quando venga dedotto un mezzo di prova diverso da quello assunto in prime cure o allorché, pur trattandosi dello stesso mezzo di prova, già assunto in primo grado, essa verta però su fatti diversi.
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Testo massima n. 2
L’appaltatore, essendo tenuto alla realizzazione di un’opera tecnicamente idonea a soddisfare le esigenze del committente risultanti dal contratto, ha il conseguente dovere di rendere edotto il committente medesimo di eventuali obiettive situazioni o carenze del progetto, rilevate o rilevabili con la normale diligenza, ostative all’utilizzazione dell’opera ai fini pattuiti. [ Nella specie la responsabilità dell’appaltatore era stata fondata sul rilievo che essendo egli tenuto a fornire un’opera eseguita a regola d’arte, non già ad eseguire supinamente le istruzioni del committente, era tenuto ad avvertire quest’ultimo della inidoneità dello spessore di calcestruzzo, scelto dal committente medesimo, con il quale si doveva effettuare la pavimentazione di un immobile ].
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