14 Mag Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4638 del 2 marzo 2000
Testo massima n. 1
Anche in materia
de libertate vige il principio della immutabilità del fatto contestato, inteso come accadimento della realtà, sul quale l’indagato è stato chiamato a difendersi, non già il principio dell’immutabilità della definizione giuridica data al fatto stesso dal pubblico ministero. Ne consegue che è sempre consentito al giudice dell’applicazione della misura, o a quello del riesame o d’appello, attribuire la corretta qualificazione giuridica al fatto descritto nel capo d’imputazione; così come l’esercizio di tale potere da parte del giudice della cognizione piena non produce, ex se, effetti sul procedimento incidentale, se non quelli derivanti dal mutamento stesso della qualificazione giuridica.
Articoli correlati
[adrotate group=”23″]