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Art. 2921 — Evizione

Art. 2921 — Evizione

L’acquirente della cosa espropriata, se ne subisce l’evizione, può ripetere il prezzo non ancora distribuito, dedotte le spese, e, se la distribuzione è già avvenuta [ 510 c.p.c. ], può ripeterne da ciascun creditore la parte che ha riscossa e dal debitore l’eventuale residuo, salva la responsabilità del creditore procedente per i danni e per le spese.

Se l’evizione è soltanto parziale [ 1484 ], l’acquirente ha diritto di ripetere una parte proporzionale del prezzo.

La ripetizione ha luogo anche se l’aggiudicatario, per evitare l’evizione, ha pagato una somma di danaro.

In ogni caso l’acquirente non può ripetere il prezzo nei confronti dei creditori privilegiati o ipotecari ai quali la causa di evizione non era opponibile.

L’eventuale comma dell’articolo ricompreso fra parentesi quadre è stato abrogato.

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Aggiornato al 1 gennaio 2020
Il testo riportato è reso disponibile agli utenti al solo scopo informativo. Pertanto, unico testo ufficiale e definitivo è quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Italiana che prevale in casi di discordanza rispetto al presente.
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Massime correlate

Cass. civ. n. 13824/2010

In tema di espropriazione forzata, la dichiarazione di nullità del decreto di trasferimento dell’immobile pignorato, in accoglimento dell’opposizione agli atti esecutivi, facendo venir meno il trasferimento coattivo, e quindi la causa del prezzo pagato dall’aggiudicatario, consente a quest’ultimo, in applicazione del principio codificato dall’art. 2921, primo comma, c.c. per l’ipotesi di evizione, l’esercizio dell’azione di ripetizione, la quale, nel caso in cui la nullità sia dichiarata a seguito della cassazione della sentenza di merito che abbia rigettato l’opposizione, può essere proposta anche nel giudizio di rinvio, ove il processo esecutivo sia ormai chiuso, nei confronti del creditore procedente per la somma riscossa e del debitore per il residuo eventualmente attribuitogli, non essendovi alcuna ragione per onerare l’aggiudicatario dell’instaurazione di un autonomo processo di cognizione, avuto riguardo al suo incolpevole affidamento sull’intangibilità della vendita giudiziale ed alla consapevolezza da parte del creditore e del debitore che il denaro pagato non è più giustificato dallo scambio con il bene.

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Cass. civ. n. 2068/1977

Nell’ipotesi in cui il proprietario della cosa espropriata proponga opposizione di terzi, chiedendo la dichiarazione di nullità di tutti gli atti dell’esecuzione e la restituzione da parte dell’aggiudicatario della cosa illegittimamente espropriata, l’aggiudicatario può propone, immediatamente e nello stesso processo, la domanda di responsabilità ex art. 2921 c.c. contro il creditore procedente, per l’ipotesi che l’opposizione venga accolta e che si accerti, conseguentemente, aver egli subito l’evizione, senza che egli debba attendere il giudicato sull’opposizione del terzo.

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